Questa è la ballata di chi scrive senza essere letto
Questa è la ballata di chi scrive senza essere letto
neanche gli amici lo leggono,
neanche chi dice di averlo letto lo legge,
neanche il correttore automatico di word lo legge,
non lo legge proprio nessuno.
Questa è la ballata di chi non balla,
perchè deve scrivere
e musiche del cazzo come pizzica o taranta
nulla ispirano
se non un lieve tremolio delle dita
che parcheggia sul foglio frasi inutilmente liete.
Questa è la ballata di chi scrive per perdersi
"il miglior sushi al centro di Roma"
"un bagno fresco quando fa tanto caldo"
e tanto altro, tanto altro, troppo altro.
Questa è la ballata di chi scrive
per sentirsi giusto
per necessità
perchè le proprie parole
sono il solo mondo che riesca a vivere
per questo,
in fondo,
se nessuno lo legge,
non gliene frega un cazzo.
(Giovanni Lupi, 30 luglio 2020)
Nota dell'autore. Mi scuso per la ripetizione dei due -cazzo- nella poesia o presunta tale, ma in certe situazioni, come diceva una mia amica: "due cazzi sono meglio di uno solo".