Siamo qui
Fu rumore,
ci parlammo senza ascoltarci
come sempre avevamo promesso
e l’assenza di armonia ci stordì,
fino a cadere.
Ci bagnammo nello stesso fiume,
nel rancore che solletica i piedi, e poi li gela
nell’ingratitudine che colpisce, e scappa
e fradici aspettammo un sole
che mai arrivò.
Un tempo
non avevamo bisogno
di vederci in ginocchio
per misurare amore e potere,
eravamo certi
che la naturale parabola
verso la noia
non ci avrebbe riguardato.
E ora siamo qui
a parlare di noi
che tutto il mondo avevamo in pugno
di fronte a uno sconosciuto
che colpisce con un bastone
la nostra collezione di cristalli,
poi guarda l’ora
e dice profondo
“a mercoledì prossimo, allora.”
Andiamo via insieme,
vicini,
perché non possiamo farne a meno.
(Giovanni Lupi marzo 2018)